Efficientamento energetico, con sconto in fattura al 65%
Sta per essere pubblicato il decreto che avvia il piano di efficientamento energetico dell’edilizia residenziale pubblica e delle abitazioni di famiglie a basso reddito finanziato con 1 miliardo e 381 milioni di euro del PNRR.
Sovvenzioni del 65% e prestiti fino al 35% per edilizia residenziale pubblica e sociale e condomini abitati da famiglie a basso reddito
Ieri la Conferenza Unificata ha dato il via libera al decreto che attua l’Investimento 17 della Missione RePowerEU del PNRR, destinato ad incentivare investimenti nei condomini abitati da famiglie a basso reddito e migliorare l’accesso ai finanziamenti per ristrutturazioni energetiche dell’edilizia residenziale pubblica che determinino un miglioramento minimo dell’efficienza energetica del 30%.
L’Investimento comprende tre linee di intervento, per la riqualificazione energetica di:
– edilizia residenziale pubblica;
– edilizia residenziale sociale;
– condomini abitati da famiglie a basso reddito.
I due terzi del plafond saranno destinati all’efficientamento energetico dell’edilizia residenziale pubblica e sociale, mentre un terzo sarà indirizzato alle ristrutturazioni energetiche per famiglie a basso reddito che vivono in condomini.
Efficientamento energetico ERP e abitazioni di famiglie a basso reddito
Stando alla bozza di decreto esaminata dalla Conferenza Unificata, saranno finanziabili:
– i progetti di investimento, realizzati tramite ESCo, su edifici di edilizia residenziale a totale proprietà pubblica già dotati di impianti centralizzati di climatizzazione o che ne saranno dotati dopo gli interventi di efficientamento energetico, che consentano di migliorare l’efficienza energetica almeno del 30%;
– i progetti di investimento su edifici che non abbiano già beneficiato di sovvenzioni negli ultimi 5 anni e che abbiano un progetto di fattibilità tecnico-economica.
Rispetto al primo punto, la Conferenza Unificata ha accompagnato il suo parere favorevole con la richiesta non condizionante di includere anche gli edifici dotati di impianti autonomi dotati di sistemi di controllo dei consumi ma di limitare il campo di applicazione agli edifici ubicati nei capoluoghi, nelle città metropolitane e nei comuni oltre i 5000 abitanti.
Secondo la bozza, sono ammessi all’agevolazione i seguenti interventi di efficientamento energetico: cappotto termico, sostituzione di finestre e infissi, schermature solari, sostituzione dell’illuminazione con sistemi efficienti, building automation, impianti solari fotovoltaici, pompe di calore, solare termico, allaccio a sistemi di teleriscaldamento, microcogenerazione.
È vietato, come per gli altri incentivi pubblici, agevolare attività direttamente connesse ai combustibili fossili.
Sovvenzioni del 65% e prestiti fino al 35%
Il sostegno finanziario riconosciuto alle ESCo incaricate della realizzazione dei progetti di investimento consiste in una sovvenzione del 65% del costo degli interventi e, su richiesta delle ESCo, in un prestito non superiore al 35% del costo degli interventi erogato da banche convenzionate.
Alle sovvenzioni sono destinati 1.331 milioni di euro, ai prestiti sono destinati 50 milioni di euro.
La realizzazione dei progetti è riservata alle ESCo, che sono le uniche destinatarie del sostegno finanziario concesso in relazione ai progetti di investimento ritenuti ammissibili.
Le ESCo presenteranno i progetti di investimento al Gestore dei Servizi Energetici (GSE) tramite la apposita piattaforma informatica che sarà resa disponibile. Il GSE valuterà i progetti candidati e selezionerà quelli agevolabili, determinando l’entità del sostegno finanziario concedibile.
Il GSE effettuerà controlli sui progetti approvati per verificare il miglioramento energetico minimo del 30% e richiederà gli Attestati di Prestazione Energetico (APE) relativi agli immobili oggetti di intervento.
Efficientamento energetico ERP e abitazioni di famiglie a basso reddito
Come detto, l’Investimento 17 della Missione RePowerEU del PNRR destina 1,381 miliardi di euro ad uno strumento finanziario anti-povertà energetica che sostenga la ristrutturazione delle abitazioni di famiglie a basso reddito e vulnerabili attraverso sovvenzioni/prestiti agevolati alle società energetiche per migliorare l’efficienza in edilizia residenziale pubblica e sociale.
La Legge di Bilancio 2025 (articolo 1, comma 513, Legge 207/2024) ha disciplinato lo strumento finanziario richiedendo un miglioramento energetico di almeno il 30% per avere diritto agli aiuti e vietando, come per gli altri incentivi pubblici, di agevolare le attività direttamente connesse ai combustibili fossili.
La Manovra 2025 ha demandato ai Ministri per gli affari europei, il PNRR e le politiche di coesione, e dell’economia e delle finanze, il compito di dettagliare l’erogazione dei fondi. Tali dettagli sono appunto contenuti nel Decreto sul quale la Conferenza Unificata ha appena espresso parere favorevole.